Sono una psicologa e psicoterapeuta a orientamento psicodinamico iscritta all’Ordine degli Psicologi della Lombardia e inserita nel’elenco degli psicoterapeuti al n. 6607.
Nel 2000 mi sono laureata in psicologia presso l’Università degli Studi di Torino e nel 2005 ho conseguito, a pieni voti con lode, il Diploma di Specialista in Psicoterapia presso la Scuola Adleriana di Psicoterapia (riconosciuta con D.M. 16 novembre 2000) dell'Istituto Alfred Adler di Milano.
Sono convinta che la preparazione di uno psicoterapeuta non possa essere solo teorica ma debba soprattutto essere personale ed emotiva. Per questo mi sono avvalsa e continuo ad essere affiancata nel mio lavoro da percorsi di analisi personale e di supervisione dei casi. La mia formazione personale è una linfa vitale che mi permette di tenere alta l'attenzione sulla dimensione controtransferale, ossia i vissuti emotivi nella relazione con il paziente e ravviva la mia passione per questo lavoro.
Svolgo attività clinica privata presso il mio studio di Milano, dove effettuo interventi diagnostici, di sostegno psicologico e psicoterapia rivolti ad adolescenti, giovani, adulti e anziani. Mi occupo in modo particolare di disturbi d'ansia, disturbi dell'umore, problemi relazionali e di autostima. Ho acquisito inoltre una specifica preparazione, grazie alle collaborazioni lavorative intraprese negli anni, sui temi della dipendenza dal gioco, dell'elaborazione del lutto e dell'accettazione della malattia.
Attualmente lavoro per FeDerSerD (federazione italiana degli operatori dei dipartimenti e dei servizi delle dipendenze) nell'ambito del Progetto Giocaresponsabile: servizio di consulenza, orientamento e cura di persone con problemi di dipendenza dal gioco.
Collaboro inoltre con AISM (associazione italiana sclerosi multipla) per la quale ho progettato e gestisco uno sportello di counseling per persone con sclerosi multipla e loro familiari e mi occupo della supervisione degli operatori.
In passato ho collaborato con varie Residenze Sanitarie per Anziani occupandomi della conduzione di gruppi di supporto rivolti ai familiari dei pazienti ricoverati e della supervisione degli operatori.
Fate fatica a dormire e trascorrete la notte a rimuginare sui problemi di lavoro?
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Continua“Mi tormenta il tuo amore che non mi serve da ponte, perché un ponte non si regge da un solo lato”
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