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Aspettative, pretese/desiderio in amore

Le aspettative e le pretese nei confronti del partner rischiano di logorare il rapporto di coppia alimentando frustrazione, liti e tensioni.

 

Perché si pretende?

“Vorrei che mi facesse una sorpresa”, “vorrei che mi dicesse di più ti amo”: l’insicurezza personale può farci vivere il compagno come se fosse la “metà della mela” che finalmente abbiamo trovato e da cui ci aspettiamo di poter colmare i nostri vuoti affettivi. E’ facile quindi enfatizzare certi gesti, certe attenzioni, attribuendogli il significato di una prova dell’amore del partner e covare rabbia e rancore di fronte alle incongruenze rispetto all’ideale che ci siamo prefigurati. Se questo modo di vivere la coppia si protrae e si passa dalle aspettative alle pretese, il rischio è di entrare in una situazione paradossale che non può che lasciarci sempre insoddisfatti, rovinando il sentimento.

 

Il paradosso della spontaneità: “sii spontaneo!”

Certe nostre pretese sono molto pericolose perchè una volta espresse rendono difficoltosa la ripresa dello stato iniziale. Per esemplificare, possiamo immaginare una situazione: una signora desidera molto dei fiori, e in particolare ricevere un mazzo di fiori dal marito, e si pone come problema il fatto che il marito non le regala mai dei fiori; il giorno dopo si decide e gi dice “non mi ragali mai dei fiori”; l’indomani il marito torna a casa con un bel mazzo di fiori, ma la donna è visibilmente scontenta e delusa. O ancora un altro esempio:  se diciamo a qualcuno “pretendo che tu mi ami” e la persona ci dice che ci ama, noi siamo tentati di non credergli perchè abbiamo sollecitato noi stessi quella risposta. Che cosa è successo in queste situazioni? Si è attivato il paradosso della spontaneità: abbiamo cioè ottenuto un comportamento che non vorremmo che fosse provocato da noi ma fosse spontaneo nella mente dell’altra persona: provocandolo non ci sentiamo più di riconoscerlo come desiderabile, perché ha perso il desiderato carattere di spontaneità, acquisendo un carattere di forzatura e di autoinganno.

 

Dalla pretesa al desiderio in amore.

  • Per evitare di creare una situazione paradossale, come quella di ottenere qualcosa che era desiderabile ma non lo è più, è importante non cadere nalla trappola delle pretese, ma piuttosto coltivare il desiderio e tutto ciò che si può fare in accordo con il proprio libero desiderio. Se, per esempio, si è insoddisfatti perché il nostro compagno non ci fa più complimenti e ci dà meno attenzione, sarà più utile prendersi cura del proprio aspetto e usare la seduzione piuttosto che arrabbiarsi e tenere il broncio.
  • Piuttosto che concentrarsi su ciò che manca nella relazione, rivendicando il proprio diritto ad averlo, è meglio concentrarsi su ciò che il partner ci sa dare e alimentare l’amore, favorendo così spontaneamente ciò che rivendichiamo e pretendiamo
  • E’ possibile alleggerire le tensioni coltivando se stessi, l’amor proprio e la sicurezza interiore imparando ad amare l’altra persona per ciò che è, senza pretendere altro se non il rispetto per la propria persona: gioire del donare senza ricercare la gioia nel ricevere.
  • Cercare la serenità in se stessi e smettere di aspettarsi che la propria felicità dipenda da ciò che fa chi ci è accanto: l’unica persona su cui abbiamo potere di cambiamento siamo noi.
  • Occorre avere il coraggio di riconoscere i propri bisogni e le proprie aspettative senza imporli né trasformarli in esigenze per l’altro. E’ importante condividere i propri bisogni innanzitutto con noi stessi, perché siamo noi la persona più in grado di soddisfarli, e poi con gli altri, che non sempre possono condividerli e indovinare tutto.
  • Tenendo presente ciò che si vorrebbe, ciò che si desidera, senza pretenderlo, si può mirare al benessere, abbandonando inutili aspettative di perfezione ideale.

 

L’amore non è pretesa e controllo ma piuttosto desiderio, libertà e fiducia.