Coltivare l’amore e il desiderio
Il bisogno di amore è forte e universale. Si attende così tanto, se ne può sentire così tanto il bisogno da finire, una volta individuato l’oggetto del desiderio, per restare, col tempo, delusi, per incriminare l’altro di non essere all’altezza di noi, delle nostre aspettative, dei nostri ideali. Piuttosto che sostenersi e rinforzarsi vicendevolmente, c’è il rischio di isolarsi nelle proprie insoddisfazioni. Invece di amare l’altro come persona, si rischia di innamorarsi di un’idea dell’altro, delle prove d’amore che si esigono da lei/lui e di restare inevitabilmente frustrati e insoddisfatti.
Ma è possibile amarsi davvero per sempre? Come correggere il tiro?
Trasformare il proprio occhio critico in uno sguardo tenero
La coppia è una fabbrica di rimproveri: si indirizza al proprio partner il biasimo che si trattiene nei confronti di colleghi, amici, della società. E l’inconscio interferisce perché sulla persona amata si trasferiscono delle paure infantili, arcaiche (essere abbandonati, non essere capiti…) e quindi l’amore riattiva le vecchie ferite. Così si rischiano di attribuire all’altro intenzioni inadeguate.
Per vivere bene l’amore e la relazione con l’altro è importante imparare a conoscersi e prendere coscienza degli aspetti del nostro passato che interferiscono con la nostra relazione presente (“con chi sto regolando i miei conti?”).
Ciascuno ha una responsabilità nella qualità della relazione che è imperfetta tanto quanto lo siamo noi. Pertanto è importante imparare a guardare la fragilità dell’altro, tanto quanto la nostra, con dolcezza.
Conservare una parte di mistero ma non temere il conflitto
Amare non autorizza a invadere lo spazio psichico dell’altro con i nostri problemi psichici e i nostri desideri. E’ importante mantenere una parte di mistero nel rapporto con il proprio partner che non è né uno psicoterapeuta, né un parente. Ciò che non ci si dice non mette in pericolo la coppia.
Lasciare respirare il partner non significa però soffocare i conflitti. Inevitabili e salutari, le dispute permettono di imparare a conoscersi e di tenersi alla giusta distanza. Il limite da non valicare è di essere umilianti o disprezzanti. Le ferite inflitte all’ego sono bombe a scoppio ritardato.
Ascoltarlo con interesse
“So cosa stai per dire!”. L’illusione di conoscere tutto dell’altro non gli lascia alcuna chance. Da qui noia e frustrazioni reciproche. Le abitudini sono importanti nella costruzione di un rapporto di coppia, ma il problema è quando i rituali sono così rigidi da sostituirsi a un vero scambio e impedire ogni rinnovamento.
Al posto di piangere la fine della “luna di miele”, dello stato di fusione iniziale (tanto meglio perché fusione significa totale dipendenza) scopritevi al di là del rapporto di reciproco rispecchiamento. Conservate degli spazi di crescita personale. L’amore sa reinventarsi e permette a ciascuno di migliorarsi e rinnovarsi.
Immaginarsi che potrebbe essere il compagno di un’altra
Lo guardo dal di fuori, ride con un’altra ed è così sicuro di sé, seducente. Non si tratta di mettersi in uno stato di angoscia, ma di osservare che cosa ci piace di lui e di chiedersi: “che cosa posso fare per continuare a piacergli?”. Cercate di sorprenderlo e di sorprendere voi stessi con dei gesti, delle fantasie che possano ravvivare il rapporto e l’intimità. Da quanto tempo non gli dite una parola dolce, non gli fate una carezza, una sorpresa?
Parlando di amore, mi torna in mente un’immagine toccante e suggestiva dell’amore che ho “catturato” durante un live show, a cui ho assistito di recente, dal titolo “parole note”: uno spettacolo capace di unire abilmente immagini, musica e poesia. La scena, proposta in modo ripetuto, è sempre la stessa: due persone che si amano, cambia solo l’età dei protagonisti. Due adolescenti si guardano negli occhi e si baciano, poi due ragazzi, due adulti, due persone anziane. A 16 anni, a 30 a 50 a 80 si amano, si cercano, con lo stesso bisogno e gesti simili.
Il bisogno di amore è forte e universale: ne abbiamo bisogno tutti sempre, ad ogni età. Amarsi davvero e per sempre è possibile a patto di non restare ancorati a un’immagine ideale del rapporto di coppia, ma di saper temperare romanticismo e realtà, di saper coltivare il rapporto, di accettare e lavorare al suo continuo cambiamento e rinnovamento.