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Imparare a chiedere aiuto: accettare la nostra naturale interdipendenza

Nella società contemporanea, la nostra relazione con gli altri, che in passato era condizione necessaria alla nostra sopravvivenza, è stata sostituita dall’autonomia e dall’individualismo e, spesso, ci troviamo a voler dimostrare la nostra indipendenza e autosufficienza. Ma il risultato non sembra essere in alcun modo soddisfacente e gli studi più recenti dimostrano in modo inequivocabile l’importanza dell’interdipendenza per il benessere e il senso di sicurezza delle persone.

La realizzazione di sé non si basa sull’indipendenza, ma sulla interdipendenza positiva, sulla sana dipendenza: abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri per sentirci bene, per portare a termine i progetti che contano ai nostri occhi o anche solo per sopravvivere. Chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma un atto di coraggio che ci permette di riconoscere e accettare la nostra natura interconnessa e di costruire relazioni più significative e appaganti con gli altri. Imparare a chiedere aiuto è fondamentale per la nostra salute mentale e relazionale.

La natura dell’interdipendenza

L’interdipendenza è un concetto centrale nella psicologia sociale e riguarda il modo in cui le persone si influenzano e dipendono l’una dall’altra. Contrariamente all’indipendenza assoluta, l’interdipendenza riconosce che nessuno è un’isola e che il benessere individuale è spesso strettamente legato alle relazioni con gli altri.

Tutti gli uomini sono quindi interdipendenti: se siamo riusciti a sopravvivere e a prosperare come specie, non è solo grazie alla forza fisica, ma perché abbiamo imparato a stabilire rapporti con gli altri. Fin dalla notte dei tempi, i gruppi umani devono la propria sopravvivenza alla solidarietà e all’aiuto vicendevole, ai legami di reciprocità e di interdipendenza stretti tra i loro membri adulti, ma anche tra le generazioni: i bambini dipendono dagli adulti, ma l’avvenire di questi ultimi dipende anche dai primi, che un giorno li aiuteranno e li proteggeranno. Più i legami di interdipendenza sono stretti in una comunità umana, quindi, più quest’ultima è ricca e moltiplica le possibilità di svilupparsi e di durare. E più i suoi membri saranno felici e realizzati.

Studi psicologici hanno dimostrato che le relazioni interpersonali positive sono uno dei fattori più potenti per la felicità e la salute mentale.

L’importanza di chiedere aiuto

Robert Bornstein, psicologo e ricercatore specialista della dipendenza, afferma che il modo migliore per stare bene consiste nell’accettare la nostra interdipendenza, la nostra dipendenza interpersonale “sana”, invece di opporci ad essa. Una delle sue caratteristiche consiste nell’avere il coraggio di chiedere aiuto senza per questo sentirci incapaci di affrontare la situazione.

La capacità di chiedere supporto quando ne abbiamo bisogno non è un segno di debolezza, ma piuttosto un atto di coraggio e di fiducia in sé stessi. La capacità di chiedere aiuto inoltre rafforza i nostri legami con gli altri. Questo processo ha diversi benefici psicologici:

  • Riduzione dello stress. Affrontare problemi o difficoltà da soli può essere molto stressante. Condividere il peso con qualcuno può alleviare lo stress e fornire nuove prospettive per la risoluzione dei problemi.
  • Miglioramento delle relazioni. Chiedere aiuto può rafforzare il legame con amici, famigliari e colleghi, creando una rete di supporto reciproco. Le persone tendono a sentirsi più vicine e connesse quando aiutano e vengono aiutate.
  • Sviluppo dell’empatia. Quando chiediamo aiuto permettiamo agli altri di mostrare empatia e comprensione. Questo può aumentare la consapevolezza e la sensibilità verso i bisogni altrui, promuovendo un ambiente più collaborativo.
  • Crescita personale.Chiedere aiuto richiede umiltà e autoconsapevolezza. Riconoscere i propri limiti è il primo passo per superarli e migliorare sé stessi.

Perché è difficile chiedere aiuto

Nonostante i numerosi benefici, molte persone trovano difficile chiedere aiuto. Le ragioni possono includere:

  • La paura di disturbare, per timore di rovinare una relazione o di essere un peso per gli altri.
  • La paura di dover ricambiare, di sentirsi dipendenti e in debito.
  • La volontà di contare solo su di sé per apparire forti e autonomi in ogni circostanza.
  • La vergogna. L’idea di dover rendere pubblico il sentirsi in difficoltà o comunque bisognosi di aiuto può essere imbarazzante.
  • La paura del giudizio o di essere visticome deboli o incompetenti quando si mostra agli altri la propria vulnerabilità.
  • La paura del rifiuto. Chiedere aiuto espone al rischio di essere rifiutati e ciò può essere emotivamente doloroso.
  • L’illusione di credere che le nostre difficoltà siano evidenti e che le persone siano sufficientemente empatiche per capire da sole quando abbiamo bisogno di aiuto.
  • Non sapere come fare per chiedere aiuto

Come imparare a chiedere aiuto

Per imparare a chiedere aiuto in modo efficace, è importante sviluppare una serie di competenze relazionali ed emotive. È indispensabile saper identificare le proprie esigenze, essere in grado di esprimerle nel modo “giusto”, alla persona “giusta”, al momento “giusto”, per la ragione “giusta”.

  • Identificare le proprie esigenze. Il primo passo è ammettere a sé stessi di avere bisogno di aiuto. Questo richiede onestà e autoconsapevolezza.
  • Il modo giusto consiste nel poter parlare dei propri bisogni senza ferire o attaccare gli altri.
  • La persona giusta è colei che sarà in grado di aiutarci. A volte chiediamo aiuto a una persona cara che però si trova lei stessa in una situazione difficile o è troppo partecipe per poterci aiutare.
  • Il momento giusto consiste nell’identificare in che momento la persona è disponibile per ascoltare i nostri bisogni. Se ne parliamo al volo o quando il partner è impegnato a fare altro, rischiamo di creare inutilmente tensioni supplementari.
  • Il motivo giusto si riferisce alla motivazione. La richiesta di aiuto è utile quando ci permette di avanzare e di impegnarci nell’azione, non quando è un modo per evitare di impegnarci.

Inoltre, è fondamentale essere disposti a offrire aiuto agli altri quando è necessario, creando così un ambiente di supporto reciproco.

In conclusione

Chiedere aiuto non solo ci permette di ottenere il supporto di cui abbiamo bisogno, ma può anche rafforzare i legami sociali e promuovere un senso di appartenenza e connessione con gli altri. Quando ci permettiamo di essere vulnerabili e di chiedere aiuto, apriamo la porta a una maggiore intimità e autenticità nelle nostre relazioni.

In un mondo che spesso premia l’individualismo, riscoprire il valore del sostegno reciproco può fare la differenza tra una vita vissuta in isolamento e una vita piena di connessioni autentiche e gratificanti.

 

Bibliografia:

Bornstein R. F., Languirand M. A. (2003), Healthy Dependency, Newmarket Press

Shankland R., André C. (2020),Quei legami che ci fanno vivere. Elogio dell’interdipendenza. Ed. Corbaccio