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La vita dopo il Coronavirus

Come cambierà la nostra vita dopo il Coronavirus? Come affronteremo, una volta rientrata l’emergenza, la ripresa dei rapporti sociali? Come cambierà il nostro lavoro? Riusciremo a tornare alla vita di prima? Sono queste le principali domande che si pongono le persone, in questo momento di ripartenza.

L’epidemia da Coronavirus ci ha catapultato in un periodo surreale e ha messo sotto pressione l’equilibrio psicologico di ognuno di noi: ci ha strappato alle nostre vite di prima, al nostro lavoro, ai nostri affetti e ci ha richiesto di adattarci ad abitudini di vita nuove. Oggi, in questa fase di ripartenza, ancora una volta ci viene chiesto di affrontare un cambiamento: di lasciare la condizione di ritiro forzato che, per quanto difficile, era diventata un condizione nota per esporci a un’altra situazione incerta e imprevedibile.

Di fronte a questa continua esposizione al cambiamento e all’imprevisto, è normale che si cerchino risposte definitive, nell’illusione di poter recuperare un senso di controllo.

Eppure se c’è una cosa che l’esperienza del Covid 19 ci ha insegnato è che non esistono certezze ed esperti onnipotenti, in grado di prevedere che cosa succederà. Non esiste una rotta già tracciata, ma siamo chiamati a imbarcarci disegnando una rotta mentre navighiamo. Non è possibile fare previsioni e ciò che accadrà dopo, nel nostro prossimo futuro, dipenderà fortemente da noi, dalla nostra capacità di adattarci in modo flessibile alle situazioni e di progettarci nuovamente in modo creativo.

Non possediamo dunque una mappa per il dopo, ma possiamo spostare l’attenzione sul nostro modo di procedere, per far fronte a questo momento di crisi e cavalcarlo senza lasciarci schiacciare, trasformandolo in un’occasione di riflessione e di crescita.

Per fare ciò dobbiamo iniziare a porci domande nuove, più utili e produttive, che ci aiutino a elaborare quanto abbiamo vissuto e riemergere dalla crisi più fiduciosi e temprati. Gli eventi di vita, anche drammatici, sono punti di inciampo che ci permettono di sensibilizzare e scoprire parti di noi che altrimenti non avremmo mai scoperto.

Possiamo chiederci:

  • Che cosa ho appreso su me stesso. Il lockdown ci ha chiesto di adattarci a una situazione difficile e ci ha messo di fronte alle nostre risorse e ai nostri limiti: possiamo riconoscere quali prove siamo stati in grado di affrontare e quali ci hanno messo in difficoltà.
  • Che cosa ho appreso sulle mie relazioni affettive. L’esperienza di vita a stretto contatto 24 ore su 24 o, al contrario, la lontananza forzata sono occasioni che ci permettono di valorizzare le relazioni solide e mettere fine a quelle che non sono soddisfacenti.
  • Che riflessioni mi ha portato sulla mia vita. Il lockdown ci ha arrestato in un momento della nostra esistenza consentendoci di fermarci a riflettere su noi stessi, sul nostro stile di vita, sull’equilibrio tra vita privata e professionale, su ciò che amiamo fare, su ciò che abbiamo e su ciò che desideriamo.
  • Che cosa mi è mancato. Mai come quando veniamo privati di qualcosa abbiamo l’occasione di apprezzarne il valore. Questa esperienza ci ha fornito l’occasione per guardare la vita di prima con occhi nuovi.

Una volta effettuata questa riflessione, dovremo mettere tutte le nostre forze e il nostro impegno nella direzione della riprogettazione di noi stessi. Ogni momento di crisi offre in sé una sfida e ci costringe a mettere in campo tutte le nostre risorse per dare il meglio di noi: è dalle crisi che affiora il meglio di ciascuno. Come saggi contadini, nel momento della difficoltà dovremo investire in sementi e formazione, potenziare la nostra azienda o la nostra persona, per essere pronti a raccogliere i frutti di quel lavoro quando la crisi passerà. Dovremo metterci in gioco con la consapevolezza di avere risorse e conoscenze limitate: affrontare la partita che abbiamo di fronte sapendo di poter sbagliare e cadere, traendo da quegli errori e sbagli il nostro apprendimento.

 

 

Non possiamo prevedere oggi come sarà la vita di domani perché non possiamo controllare la nostra vita, né possiamo piegarla alle nostre esigenze. Possiamo però scegliere come vivere in ogni momento, abbracciare le opportunità e capire quale lezione ogni giorno sta dentro ciò che ci accade. Ogni giorno la vita ci insegna qualcosa e non bisogna mai smettere di avere voglia di imparare. Ogni momento di crisi, per quanto faticoso e doloroso, se affrontato con consapevolezza, curiosità e determinazione può rappresentare un’opportunità di evoluzione e rinascita.