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Lo stile passivo aggressivo

Mario è cresciuto in una famiglia molto conflittuale. Il padre e la madre litigavano continuamente e lui non

sopportava più le loro urla e quel clima di continua tensione. Era andato a vivere da solo appena possibile e, qualche anno più tardi, aveva sposato Lisa. Lisa era una ragazza determinata e Mario si era sempre mostrato d’accordo con tutte le sue scelte, relativamente alla gestione della casa, alle vacanze o alle domeniche trascorse con la famiglia di lei. A poco a poco però Lisa si era resa conto che c’era qualcosa che strideva nella loro apparente armonia. Mario aveva accettato la sua proposta di cambiare casa, visto che vivevano ancora nel suo appartamento da scapolo, ma lasciava a lei l’incombenza della ricerca e adduceva sempre qualche scusa quando si trattava di andare a vederne una. Anche di fronte ad altre richieste Mario acconsentiva sempre, ma tendeva a rimandare o a dimenticarsi. Lisa aveva provato a parlare chiaramente con il marito, ma lui rispondeva che andava tutto bene. La situazione aveva iniziato a farsi sempre più tesa e Lisa si sentiva sempre più sola e insoddisfatta. Ogni tanto aggrediva verbalmente Mario, nel tentativo di avere delle spiegazioni, ma lui si chiudeva sempre più nel suo silenzio. Mario, dal canto suo si chiedeva come fosse possibile essersi ritrovato in quella situazione di tensione. Cosa voleva Lisa di più da lui? Non si lamentava mai e si faceva andare bene praticamente tutto. Mario aveva fatto di tutto per evitare l’odiato conflitto ma se l’era ritrovato addosso come una condanna a cui era impossibile sottrarsi.

Il comportamento passivo-aggressivo designa uno stile di comunicazione caratterizzato dall’espressione indiretta dell’ostilità, dell’insoddisfazione o della collera. Le persone che adottano questo comportamento manifestano i loro sentimenti negativi, di fronte a una situazione, in maniera distorta, senza poterli esprimere apertamente e chiaramente. Si tratta di una sorta di meccanismo di difesa di cui non si ha necessariamente coscienza.

Bisogna precisare che tutti, in qualche momento, possono agire in modo passivo-aggressivo. Questo comportamento diventa problematico quando è costante e definisce il proprio modo di porsi in relazione con gli altri.

Cause del comportamento passivo aggressivo

Alla base del comportamento passivo aggressivo c’è un forte desiderio di pace e armonia. La paura più grande di queste persone è di entrare in conflitto. Che si tratti dell’ambito lavorativo o di quello personale, il passivo-aggressivo teme che il conflitto possa turbare la tranquillità a cui anela e possa portare a incrinare o rompere le relazioni, soprattutto quelle importanti.

Il conflitto viene temuto per due ragioni distinte:

  • La paura di non essere in grado di gestirlo e dover subire l’aggressività altrui, fisica o verbale.
  • La paura di perdere il controllo della propria rabbia e avere una reazione eccessiva, che potrebbe ferire l’altro o sciupare irrimediabilmente il rapporto.

Il passivo-aggressivo ha grande difficoltà a relazionarsi con la rabbia, propria e altrui, perché teme che questa generi conflitti che non si sente in grado di affrontare. Anche il confronto o il diverbio più banale viene percepito come un rischio di conflitto, per questo cerca in ogni modo di evitare qualsiasi tipo di contraddittorio.

Caratteristiche del comportamento passivo-aggressivo

A furia di adattarsi e farsi andare bene tutto, il passivo-aggressivo arriva a perdere di vista se stesso e, in un certo senso, “anestetizza” i propri bisogni e desideri in modo tale da non percepirli nemmeno più. La rabbia, inevitabile effetto della frustrazione a cui non riesce a sottrarsi, viene soffocata, se non addirittura negata, in quanto emozione troppo pericolosa per chi desidera vivere tranquillo. Ed è così che nasce l’atteggiamento passivo-aggressivo: incapaci di far valere loro stessi in maniera aperta, queste persone iniziano un sottile e spesso inconsapevole braccio di ferro con gli altri, ma sempre in maniera nascosta e passiva. Le modalità con cui questa aggressività passiva si esprimono sono differenti e variano a seconda della persona e delle situazioni. Vediamo le più comuni.

  • La procrastinazione. Ritardare dei compiti importanti, non rispettare le scadenze può essere un modo per esprimere resistenza senza dichiararla apertamente. Ad esempio, un dipendente, di fronte a un carico di lavoro eccessivo, potrebbe consegnare il lavoro in ritardo o in modo incompleto invece di parlare apertamente del problema con il datore di lavoro.
  • L’omissione. Dimenticare ripetutamente di fare qualcosa che è stato chiesto può essere un modo per evitare di prendersi delle responsabilità o di opporsi indirettamente a una richiesta.
  • Il sarcasmo o l’ironia. Utilizzare il sarcasmo o fare commenti ironici può essere un modo per esprimere ostilità in modo indiretto. Ad esempio, commentare dicendo: “è incredibile, sei riuscito a fare qualcosa di buono!”, per poi aggiungere: “ma dai, stavo scherzando”.
  • Il non detto. Evitare di comunicare apertamente i propri sentimenti o i propri bisogni per poi esprimere la propria insoddisfazione in maniera indiretta.
  • Il silenzio punitivo. Ignorare qualcuno o rifiutarsi di comunicare è un’altra forma di comportamento passivo-aggressivo. Ad esempio, in una relazione di coppia, una persona potrebbe smettere di parlare con il partner, “tenere il muso”, senza spiegare il motivo del proprio silenzio.

Effetti del comportamento passivo-aggressivo

Il comportamento passivo-aggressivo può avere effetti profondamente negativi sia su chi lo pratica sia su chi ne è vittima.

Impatto sulle relazioni interpersonali. Nelle relazioni, il comportamento passivo-aggressivo può causare tensioni e conflitti.La mancanza di comunicazione chiara e diretta porta a incomprensioni e frustrazioni. Può capitare che il partner si ritrovi a fare lunghe discussioni da solo, nel tentativo di avere un confronto aperto e chiarificatore. L’impossibilità di ottenerlo alimenta la frustrazione e l’irritazione e, parallelamente, determina un progressivo innalzamento del muro da parte del soggetto passivo-aggressivo. Queste dinamiche danno vita a un circuito perverso e portano alla progressiva diminuzione della fiducia e dell’intimità.

Impatto sulla dinamica di gruppo e lavorativa. Nel contesto lavorativo, il comportamento passivo-aggressivo può minare la coesione del gruppo e la produttività. L’impossibilità di confrontarsi faccia a faccia in modo aperto e diretto alimenta le incomprensioni e crea problemi irrisolti che peggiorano col tempo. La procrastinazione e il mancato rispetto delle scadenze possono ostacolare il progresso dei progetti, mentre il sarcasmo e l’ostruzionismo possono creare un ambiente di lavoro ostile e divisivo.

Impatto sul benessere della persona passivo-aggressiva. Chi adotta un comportamento passivo-aggressivo spesso soffre di sentimenti di insoddisfazione e risentimento. L’incapacità di esprimere apertamente la propria rabbia o disaccordo può portare a uno stato di stress cronico. Questo stile comunicativo può inoltre creare isolamento sociale e ostacolare il raggiungimento dei propri obbiettivi al lavoro così come nella vita intima. La persona si ritrova presa in un ciclo di conflitti ripetitivi dove i problemi, che non sono mai affrontati direttamente, persistono e si ripetono in modo continuo.

Affrontare il comportamento passivo-aggressivo

Non è sempre facile sapere come reagire di fronte a un passivo-aggressivo che non esprime esplicitamente ciò che sente. Queste persone tendono a provocare una certa frustrazione e incomprensione presso gli altri e questo avviene senza che se ne rendano conto.

Riconoscere e mantenere la calma. Il primo passo per affrontare il comportamento passivo-aggressivo è riconoscerlo e comprendere che non si tratta di un atteggiamento consapevole. Si potrebbe dire, a chi si relaziona con lui che “non c’è nulla di personale” in questo modo di agire, se questo copione non finisse per diventare così pesante e disturbante. È importante capire, mantenere la calma e affrontare la situazione con compostezza:rispondere con rabbia o frustrazione può esacerbare il comportamento passivo-aggressivo.

Comunicazione aperta e diretta. Incoraggiare una comunicazione aperta e onesta è essenziale. Esprimere i propri bisogni chiaramente, comunicare come ci si sente in modo non accusatorio può aiutare l’altra persona a sentirsi più a proprio agio nel fare altrettanto. Ad esempio, si potrà dire al partner “mi sento frustrato quando, al posto di dirmi che cosa c’è che non va, mi tieni il muso”.

Stabilire dei confini chiari. È importante stabilire e mantenere dei confini chiari: definire regole chiare, stabilire le conseguenze di alcuni comportamenti (ad es. ritardi o dimenticanze). Questo può aiutare a ridurre le situazioni in cui il comportamento passivo-aggressivo si manifesta.

Consultare un professionista. Se il comportamento passivo-aggressivo persiste e causa stress significativo, può essere utile consultare un professionista. Uno psicoterapeuta può aiutare a esplorare le cause sottostanti e sviluppare strategie efficaci per affrontarle.

 

Bibliografia:

  • Levert I. (2021) Les différentsvisages des Passifs Agressifs, Guy Trédaniel
  • Milanese R. (2024) La rivincita dei punti deboli. BUR Rizzoli
  • Smith, M. (2018) Understanding Passive-Aggressive Behavior in Relationships. Psychology Today