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Quando i genitori si separano

La separazione dei genitori è una situazione che comporta inevitabilmente, per il bambino, momenti di crisi, non solo nel periodo in cui la separazione avviene, ma anche e soprattutto nel periodo precedente a essa e in quello immediatamente successivo. Non si tratta solo di cambiare le abitudini di vita e le modalità di rapporto con i genitori: sono in gioco anche la qualità di tale rapporto, la possibilità di trovare sostegno nei genitori, i processi di identificazione, lo stesso strutturarsi dell’immagine di sé e dell’identità sociale.

Naturalmente, la separazione dei genitori non comporta automaticamente una problematica dei figli che non possa essere superata. E’ stato anzi da più parti dimostrato come si sviluppino nel corso degli anni maggiori disturbi di personalità e di socializzazione tra i figli di genitori formalmente uniti, ma il cui ménage è caratterizzato da tensioni più o meno acute e prolungate.

Tuttavia la crisi del bambino che partecipa al disgregarsi dell’unione dei genitori può essere superata solo se questi ne percepiscono l’esistenza e si adoperano per aiutare il figlio in tal senso. E’ molto importante che i coniugi spieghino ai figli il passaggio in corso con chiarezza e serenità e ciò sarà tanto più possibile quanto più essi avranno affrontato personalmente l’ansia e l’incertezza per la nuova condizione e riusciranno a considerare la situazione realisticamente, intravedendone anche i vantaggi. La separazione, in quanto evento di rottura e di crisi può diventare anche una proficua occasione di cambiamento positivo, una risorsa per tutti i membri del nucleo familiare.

E’ quindi molto importante che i coniugi riconoscano il momento critico per i figli e li aiutino ad affrontare il passaggio in corso nel migliore dei modi. Per questo è indispensabile evitare di cadere nella trappola della strumentalizzazione del bambino nel rapporto con l’altro coniuge ed evitare di trasmettergli dei messaggi negativi sull’altro genitore, cosa che potrebbe incrinare l’immagine di una delle figure per loro più significative.

I figli non devono diventare confidenti dei loro genitori e neppure loro messaggeri. Per un bambino assumere il ruolo dell’amico di mamma o papà significa contemporaneamente tradire, voltare le spalle all’altro.

A qualsiasi età i bambini vivono la separazione dei genitori come una perdita: indipendentemente da come si svilupperà nel futuro la relazione fra gli ex coniugi, i figli sentono che con la frattura coniugale anche loro perdono qualcosa. E’ la dimensione della coppia, l’immagine del “papà e mamma”, quella che viene meno nella mente del bambino o adolescente che sia. I bambini nel momento in cui assistono all’abbandono della casa coniugale da parte del padre o della madre ragionano più o meno così: “se ho perso te, posso perdere chiunque”. Da qui deriva l’importanza che i figli abbiano accesso, dopo la separazione, a entrambi i genitori, possano mantenere (salvo in caso di violenze) un rapporto significativo con il coniuge non affidatario e siano rassicurati sul fatto che, con la separazione, non perderanno né il papà né la mamma. La separazione in poche parole dovrebbe essere percepita dal bambino come un cambiamento, ma mai come una perdita.

Vediamo alcuni consigli da seguire per affrontare il tema della separazione con i bambini:

  • Dare una versione il più possibile univoca e chiara di ciò che sta accadendo, meglio se in presenza di entrambi i genitori. Una frase tipo potrebbe essere: “io e papà non ci amiamo più e abbiamo deciso di separarci, ma continueremo a volerti bene e ad avere cura di te come sempre”.
  • Dare informazioni dettagliate sulle questioni pratiche che cambieranno la vita del bambino: “tuo padre/madre abiterà altrove, vi vedrete ogni fine settimana, farai con lui/lei parte delle vacanze estive ecc.”
  • Cercare di non alterare troppo la vita quotidiana e la routine dei figli che proprio in questo momento di caos hanno bisogno di solidi punti di riferimento.
  • Rassicurare il più possibile il bambino e invitarlo a fare domande ogni volta che ne sente il bisogno.
  • Evitare di strumentalizzare il bambino, di usarlo come arma di ricatto verso l’altro coniuge, di parlare male dell’ex moglie/ marito in sua presenza. E’ di vitale importanza che i bambini possano mantenere sereni e solidi rapporti con entrambe le figure genitoriali.
  • Il genitore non affidatario dovrebbe mantenere frequenti contatti con i figli e cercare di mantenere le attività che prima della separazione condivideva con loro (giochi, cinema ecc.).
  • Spiegare al bambino che i cambiamenti fanno parte della vita ed è bene imparare a viverli e ad affrontarli. Rassicurarli sul fatto che ciò che ora appare strano diventerà normale. Soffermarsi sugli aspetti positivi dei cambiamenti in corso: non dovrai più assistere a litigi, silenzi, tensioni ecc.
  • Evitare di dire al bambino bugie: “tuo padre è partito per un viaggio”. Potrebbe fantasticare sul suo ritorno per poi subire una cocente delusione.
  • Rassicurare il bambino nel caso in cui provi imbarazzo con i suoi coetanei, fargli capire che non è il solo ad avere genitori separati, che non vivono sotto lo stesso tetto.

In seguito alla separazione dei genitori, servirà del tempo perché il bambino si adatti al cambiamento e in un primo momento è normale che possa manifestare comportamenti regressivi o reazioni di rabbia o abbattimento. Sono tutte risposte normali che, in genere, spariscono spontaneamente dopo un certo lasso di tempo.

E’ altrettanto importante per i genitori prendersi del tempo e darsi tempo per adattarsi al cambiamento e superare il difficile momento. Solo quando si sta bene e si è sereni si può trasmettere serenità e sicurezza ai propri figli, offrirgli il necessario supporto e creare un clima di armonia.