Scegliere di essere belli
Per avere degli occhi belli, cerca la bontà negli altri; per delle labbra belle, pronuncia solo parole gentili; per una figura snella, dividi il tuo cibo con le persone affamate; per dei capelli belli lascia che un bambino vi passi le sue dita una volta al giorno; e per l’atteggiamento, cammina con la consapevolezza che non sei mai sola”.
Audrey Hepburn
Molte persone sono insoddisfatte del proprio aspetto fisico e sognano di diventare belle per attirare l’attenzione degli altri, perché questi dimostrino loro tenerezza, le amino, ne siano orgogliosi. Credono che la bellezza sia garanzia di amore e di rispetto, di ascolto e di comprensione. Credono che, se diventeranno piacenti, attireranno l’amore degli altri. Focalizzano in modo eccessivo la loro attenzione su una loro imperfezione fisica: la cellulite, le rughe, il seno troppo piccolo o troppo grosso, i capelli bianchi, la calvizie, la pancia grossa, il naso pronunciato.
Si tratta, per lo più, di un inganno perché ciò che appare di noi non è un singolo particolare separato dall’insieme, ma la complessità del nostro aspetto e del nostro modo di porci in relazione con gli altri, della nostra personalità. Il vero ostacolo tra queste persone e gli altri sta dentro di loro, non in superficie. Diventare belli significa in primo luogo abbandonare un modello ideale di bellezza, piacersi e accettare il fascino delle proprie imperfezioni.
Esistono persone belle ma completamente vuote e poco interessanti.
Non è importante essere geneticamente perfetti, avere un corpo statuario. Ciò che conta è ciò che si pensa di se stessi e ciò che si emana con la propria personalità.
La vera equazione della bellezza comincia dentro di noi: più impariamo ad apprezzarci così come siamo, a scoprire i nostri talenti e le nostre qualità, meno ci preoccupiamo dei nostri piccoli difetti di fabbrica. Più c’è amore dentro di noi, più il nostro specchio ci riflette un’immagine positiva di quello che siamo. Riconosciamo il fascino delle nostre piccole imperfezioni, perché abbiamo imparato a riconoscere quello delle nostre debolezze umane. Siamo più tolleranti verso noi stessi e quindi più accoglienti e aperti verso gli altri.
Non ci sentiamo belli perché ogni giorno ci facciamo dire dagli altri che lo siamo; ci sentiamo belli quando stiamo bene, quando la nostra cellulite fa in modo che ci sentiamo umani, vivi, straordinari così come siamo.
Ammaliare gli altri e attirare complimenti non dura che un istante, qualche chilo di più e gli sguardi si posano altrove. Al contrario, quando siamo animati da orgoglio, gioia e voglia di vivere, umorismo e vivacità mentale, la nostra quotidianità è radiosa. Abbiamo voglia di civettare, ci prendiamo cura di noi, ci amiamo, ecco tutto.
Più ci amiamo più diventiamo belli: prendiamo colore, abbiamo più carattere, i nostri lineamenti si addolciscono, i nostri sorrisi si moltiplicano e sprigionano un’energia contagiosa. Invece di diventare schiavi dei simboli di bellezza, possiamo apprezzare le nostre qualità. E’ così che diventiamo un modello da seguire, invece di seguire dei modelli.
Non siamo tutti uguali. Perché imporsi un tipo di bellezza unico? Perché aspettare di perdere quei chili di troppo o sottoporsi a costosi interventi chirurgici? Perché non reinventare la propria bellezza a partire da ciò che siamo oggi? Possiamo scegliere di essere belli, essere semplicemente al nostro meglio, risplendere da dentro. Possiamo stare bene oggi, anche con pochissima spesa ed esibendo un gran sorriso che offriamo gratuitamente. Più ci sentiamo bene più ci prendiamo cura di noi stessi per piacere e non per mascherarci. Per amore di noi stessi scegliamo gli abiti che ci stanno meglio, mangiamo bene, facciamo sport, ridiamo più spesso, ci spalmiamo di creme, ci riposiamo ed ecco che la nostra vera bellezza esce dal bozzolo: è unica, atipica, a volte eccentrica. Ci sentiamo belli sia fuori moda che vestiti di tutto punto, spettinati o con le rughe degli anni, nonostante i cuscinetti e nonostante la consapevolezza di non essere perfetti.